# 13 - Le risposte ai grandi quesiti...
... consigli sul matrimonio ed errori di gioventù di Mr. TRUMP
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INIZIO ANSIOGENO
Eccoci qui, di nuovo (con qualche giorno di anticipo).
Tutto bene? Tanto caldo?


Questo è quello che abbiamo sofferto il 24/7 e 11/8 (temperature a terra di oltre 50 gradi). Sarà sempre peggio: ci pensi mai davvero? Cosa stai facendo per salvare il futuro dei tuoi figli?
Ah: questi sono gli incendi in Amazzonia nella settimana di ferragosto.

Tralascio quelli in Siberia.
Parleremo di ambiente e futuro molto presto.

LE RISPOSTE AI GRANDI QUESITI (soldi inclusi)
Alcuni di voi mi hanno fatto un po' di domande sulla newsletter. Ecco le risposte.

Si paga o no?
NO. Tutti voi non pagate. E continuerete a non pagare, salvo decidiate il contrario (vedi dopo). Ho infatti deciso di introdurre qualche novità.
Vi risparmio le motivazioni della rivoluzione e passo ai dettagli, dopo aver sottolineato, però, che i prezzi, in un certo senso, non li decido io bensì i proprietari della piattaforma. Il prezzo che troverete sotto è il minimo applicabile.
La versione a pagamento può essere sottoscritta già da ora.
Se paghi (tot. 32 €, 1 anno):
ricevi la newsletter ogni venerdì (Agosto incluso)
leggi contenuti esclusivi (es: quella volta in cui sono diventato, involontariamente, la principale attrazione a una festa di partito; i big data per essere bravi genitori; quella volta in cui mi sono chiuso in convento; quella volta in cui il mio aereo, all'improvviso, si riempì di fumo; quella volta in cui mi prese un crampo atroce mentre stavo trombando; quella volta in cui mi sono fumato una sedia; quella volta in cui, in chiesa, davanti a tutti, ne ho urlate due al Supremo; quella volta in cui ho chiesto l'endorsement al Presidente Trump; come placo la mia irrequietezza; quella volta in cui stavo per morire in un crepaccio; quella volta in cui mi arrivo’ dal nulla una bottigliata sul cranio; etc)
puoi lasciare commenti
puoi partecipare a vere e proprie discussioni tematiche, anche su argomenti da te proposti e usando features dedicate;
puoi chiedere 2 consigli personalizzati su libri (inclusi libri per tuo figlio), cinema, finanza etc;
decidi quali libri dovrò leggere;
Da notare che lo stesso trattamento lo avrà chi mi darà, in tranche unica, almeno 8 indirizzi email (veri) di persone che, consapevolmente, vorranno ricevere la newsletter.
La piattaforma offrirà anche un abbonamento mensile (7 €): lo sconsiglio, ma fate vobis. Non esistono altre opzioni di abbonamento.
Se vuoi passare alla versione a pagamento, vai al link e usa la stessa mail su cui già ricevi la newsletter:
https://corrado.substack.com/subscribe
Dopo il primo step troverai queste opzioni di pagamento:

La newsletter a pagamento partirà appena raggiunto, entro novembre 2019, il numero pianificato di utenti: in caso contrario restituirò i soldi e rivedrò il tutto.
Se non paghi:
riceverai la newsletter almeno 1 volta al mese (Agosto escluso)
puoi mettere il like alla newsletter
puoi partecipare ad alcune discussioni tematiche ma non potrai proporre temi di discussione.
Qualora la newsletter ospiti qualche pubblicità (vedi più sotto), alcuni lettori free potranno passare alla ‘categoria superiore’ senza alcun esborso.
Dove trovi il tempo?
Molte newsletter le scrivo nei tempi morti di attesa dei mezzi pubblici e/o mentre uso i mezzi pubblici. Preciso che scrivere mi richiede poco tempo. Molto tempo me lo richiede ricordarmi di cosa devo scrivere e correggere gli errori.
Perché non vedo foto, immagini, video?
Il problema risiede unicamente nel tuo account di posta elettronica e/o nel browser. Scegli i setting giusti!
Come fai a ‘sapere’ tutte queste cose?
Leggo. Guardo. Ascolto. Invento. Esattamente come te, se ci pensi bene. Io, semplicemente, le scrivo. Ah, volevo anche ringraziare quei pochi che mi danno consigli su contenuti particolari: non sono mai d’accordo ma…don’t give up!
È tutto vero quello che scrivi?
Si. Non cito le fonti per mera pigrizia. Ovviamente, laddove possibile, mi piace anche inventare, romanzare, col solo fine di rendere la newsletter godibile.
Perché la fai così lunga?
Non decido mai a priori la lunghezza della newsletter. Scrivo quello che mi va di scrivere. A dirla tutta vorrei anche creare una vostra dipendenza dalla newsletter e questa si crea solo con un paziente lavoro ai fianchi.
Perché “Armonia delle forme”?
L'armonia delle forme è una mania giapponese. La forma, se armonica, diventa perfezione. Diventa contenuto. Questa newsletter è un tributo al Giappone e alla loro - e mia - continua, dolorosa ricerca di qualcosa di armonico, di perfetto.
Posso cancellarmi?
Si, sempre. Non mi offendo. Anzi, in un certo senso ti invito a farlo se non la leggi con costanza e piacere. Preferisco sapere che i miei siano veri lettori.
Se non sai come cancellarti, rispondimi via mail e chiedimi di farlo.
Posso fare pubblicità?
Si. Al momento la newsletter arriva a circa 140 persone. Vorrei arrivare a 200 entro il 2019. Se vuoi inserire la tua pubblicità, rispondi a questa mail: il ricavato trasformerà alcuni lettori free in ‘payers’.
Dai il mio indirizzo email ad altri o lo usi per altri tuoi sporchi affari?
Manco morto.
E ora veniamo al dunque.
Il MATRICOMIO
Se ci si pensa bene, le opere ‘video’ che, con ironia, trattano della vita di coppia sono rare. A me viene in mente Casa Vianello e nient'altro.
Peraltro attendo con una certa apprensione Casa Totti: dopo gli ultimi eventi non vorrei che mi distruggessero il ragazzo anche come marito e padre, con la scusa dell'ironia e della commedia.
Ad ogni modo c'è, in rete, una coppia assolutamente meritoria, che, in modo sottile e intelligente, rappresenta alla perfezione la difficile convivenza tra Venere e Marte. Questi due geni - e grandi attori non professionisti - hanno la capacità rara di rappresentare al dettaglio la coppia moderna e i tempi in cui vive. Continui colpi d’ascia e di fioretto ti fanno sorridere e riflettere. D'altra parte il nome scelto, MATRICOMIO, è già da sé un buon biglietto da visita.
Ti lascio un video scelto a caso dalla loro nutritissima pagina Facebook: non dirmi che non siete - pari pari - te e consorte!
TU C'HAI…IL CORNO!
Visto che siamo in scia al matrimonio, parliamo di corna. No, non le (eventuali) tue, ma quello (corno, s.m) di tuo (eventuale) figlio adolescente.
Infatti in Australia un gruppo di prof universitari ha notato che, a furia di stare a testa china sullo smartphone, a questi poveri giovanotti sta spuntando, evoluzionisticamente parlando, una protuberanza ossea di circa 30 millimetri.

Presto verrà anche a te. E a me, temo. A me, inoltre, si sta già verificando una retrocessione e miniaturizzazione di un'altra parte del corpo: al danno… la beffa!
:=) :=)
Per qualche info in più sul corno, leggi qui.
OROR DE PAURA SU NAVE BATTENTE BANDIERA…
Nel 1600 le regole a bordo delle navi erano molto rigide e chi non le rispettava era destinato a pene severissime.
Ad esempio, si veniva impalati all'albero maestro con un coltello conficcato nella mano e si veniva lasciati lì per un po', a stagionare.
Oppure si veniva buttati in mare legati ai piedi con una corda e si veniva passati più volte sotto la chiglia, in acqua, a destra e a sinistra, finché non avevi bevuto almeno 596 litri di acqua salata e i turbinati nasali non si erano bruciati col sale.

PICCOLO SPAZIO CURIOSITA’
A) Esiste, al mondo, una sola persona a cui non piacciono i Queen: il sottoscritto. Troppo pop per i miei gusti. Ma andiamo oltre.
Questo signore qui, Brian May, è da molti (non da me) considerato uno dei chitarristi più bravi al mondo. Ma ciò che forse non sai è che lui è anche un grandissimo e laboriosissimo astrofisico.

E’ un fattivo collaboratore della squadra scientifica della NASA per New Horizons, la sonda spaziale in missione su Plutone.
B) Se soffri di malattie dello stomaco e dell'intestino (tipicamente la sindrome del colon irritabile) ti consiglio di bere, molto spesso, tisane a base di malva (fiori + foglie). Funziona, se hai costanza.

C) Nella seconda guerra mondiale era dato in dotazione ai combattenti delle truppe italiane l'elmo M33, divenuto molto famoso per la sua capacità protettiva e per la sua leggerezza (questo elmo fu usato da molte altre nazioni, in realtà). Era però fatto da una lega di metalli tale che lo rendeva magnetico e spesso le bussole per l'orientamento sballavano direzione a causa del casco. Quindi molti rimanevano vivi grazie all'elmo ma spesso si perdevano.
Non solo: alcuni stock di questo glorioso elmo montavano, per errore, ‘scheletri’ interni più piccoli del dovuto, per cui i poveri soldati andavano in giro con un elmo che sembrava molto più grande della loro testa. In più, per renderlo opaco - e quindi per essere meno lucente al nemico - ci appiccicavano sopra del truciolato oppure, durante la campagna d'Africa, ci facevano la pipi’ sopra perché l'urina faceva reazione con la tintura e il casco diveniva meno brillante. Il casco venne indossato da Toto’ nel film “I due colonnelli”, solo che il costumista, senza saperlo, glielo faceva indossare sempre alla rovescia. Anche gli americani, in una loro variante, indossavano l'M33 e spesso lo usavano per mangiarci e per cuocere le vivande.
Qui sotto una delle tante varianti dell'elmo.

D) Caravaggio, il mio pittore preferito, fu condannato alla pena capitale per omicidio. A quei tempi ‘pena capitale’ non significava solo che venivi ghigliottinato in piazza, davanti a tutti, ma anche che chiunque poteva catturarti, tagliarti la testa e portarla all'autorità per riscuotere il premio.
E) Se hai un account Google e vuoi sbarazzarti, in un colpo solo, di tutti (o di una parte) quelli che, a tua insaputa, hanno i tuoi dati, usa
https://www.deseat.me/
DESEAT ti dice tutte le ‘persone’ che hanno i tuoi dati e gli manda, a tuo nome e per tuo conto, la richiesta di cancellazione, redatta ‘a norma di legge’.
F) Fino a qualche giorno fa il ‘rover’ Curiosity era di moda, mentre scorrazzava su Marte. Eccolo.

Ma quei pazzoidi della NASA stanno già lavorando sul rover che verrà spedito su Marte ad Agosto 2020 (io ho già il biglietto: lo fai fatto a tuo figlio?). Eccolo qui. La NASA ha bandito un concorso per dargli un nome. Io volevo partecipare, ma quei laziali yankee hanno riservato il contest solo ai ragazzini americani. Lo avrei chiamato Hoppy (un mix tra hop - saltare e hope - speranza). Adesso mi metto a cercare an american kid e lo faccio partecipare al concorso in mio nome e per mio conto.

GLI SBAGLI DI GIOVENTÙ (TIRA PIU’ UN PELO…)
L'altra sera, a casa mia, per motivi contingenti, si parlava di Rimini e Riccione.
All'improvviso è riemerso dalla mente un ricordo vergognoso della mia vita. Uno dei livelli più bassi mai raggiunti dal vostro amato.
Nemmeno mi ricordo quanti anni avessi. Sicuramente più di 18.
Io e un mio amico decidiamo, all'ultimo istante, di andare a Riccione a rimorchiare. Il mio amico, all'ultimo momento, si porta dietro anche suo fratello adolescente. Partiamo da Velletri.

Arriviamo a Riccione. Caldo infernale, umido. Non troviamo un alloggio libero, nonostante i più svariati tentativi. Non ricordo come ma alla fine troviamo un sotto-soffitta, con pavimento in cemento ancora fresco e bagno a vista. Prezzo: 78 miliardi di lire, a nero. Accettiamo, costretti.
Ci prepariamo per la prima sera. Compriamo una cassa di preservativi.
Non facciamo in tempo a docciarci che siamo già zuppi per l'umidità del sotto-tetto. Usciamo, pronti a tutto, con le camicie piene di chiazze di sudore. Testosterone ai massimi. Appena usciti due belle ragazze ci indicano, sorridenti e cordiali, la strada per il centro: ci gasiamo al massimo.
Piano d’attacco: prima passeggiata in città poi discoteca.
Eccoci allo struscio del Corso. Cambiamo zona: piazza centrale. Cambiamo: lungomare.
È passata almeno 1 ora.
Una certezza ci attanaglia ormai. Ci guardiamo, muti, negli occhi: TUTTI MASCHI. TUTTI FOTTUTAMENTE MASCHI. Non si vedono pulzelle libere. Una miriade di maschi in calore. Un mare magnum di competitor accaniti e pronti a tutto pur di rimorchiare. Qualche pensionata con la dentiera, nipotina a corredo e un vestito anni ‘30 interrompe, ogni tanto, la triste visione panoramica.
In discoteca l'acme della delusione: fino alle 5 del mattino nemmeno una 60nne con cui sparare 4 innocue cazzate. In compenso i tre alcolici che ho preso mi sono costati altri 795 miliardi di lire. Faccio amicizia con 3 toscani e un palermitano: sembriamo il ‘gruppo vacanze piselloni sfigati’.
In pratica, abbiamo beccato il primo e ultimo periodo della storia in cui, a Riccione, si sono divertiti solo i gay.
Torniamo a stagionare in soffitta. Ci svegliamo alle 4 di pomeriggio. Il mio amico rimane sconvolto nel vedere che, per colazione (merenda, in realtà), prendo il latte nel bicchiere della birra, pieno fino all’orlo. Con 3 cornetti. A quei tempi usavo così. Tutti i giorni. Poi sono peggiorato.
Faccio un salto al mare, hai visto mai! Le fila di ombrelloni sono talmente tante e talmente serrate che dopo 10 minuti tra la sabbia… il mare ancora non si vede.
Ma andatevene tutti affanculo! Torno indietro.
Cambiamo piano: torniamo a Velletri. Sulla via del ritorno incontriamo casualmente una conoscente del mio amico, con amichetta allegata (28 anni circa). Decidiamo di seguirle in Liguria, a Chiavari. Milioni di chilometri da Riccione, senza aria condizionata. Il mio amico, una volta arrivati, rinfresca… la sua amicizia. Io non muovo dito: il fratello adolescente si prende, seduta stante, una cotta per l'amica ‘matura’, che ricambia con affetto materno. Insomma, strada chiusa. Batto i pezzi ai due compagni di viaggio: voglio tornare a casa! Alla partenza l'adolescente ha una crisi affettiva talmente profonda che allaga la macchina di lacrime: non vuole proprio lasciare l'amica-mamma. Lo strappiamo letteralmente ai suoi affetti: lei promette lettere periodiche per lenire il distacco.
Non arriverà nemmeno una cartolina e lo scatolone di preservativi io non l'ho mai toccato.
FILMETTO E LIBRETTINO POST VACANZA
Fateci caso: al ritorno dalle vacanze tutti danno consigli (come rientrare in ufficio senza stress; come perdere i chili in eccesso etc). Io non sono da meno. Ecco un libro e un film per ammorbidire il rientro.
Ho avuto l'onore di stringere la mano a Limonov, un pazzo scatenato dal fascino irresistibile, qui a Roma. Il libro di Carrere parla di lui e della sua mirabolante vita. Un russo un po' reazionario e un po' rivoluzionario, in cerca di coerenza e di qualche spiccio in giro per il mondo. Libro semplicemente imperdibile.

A ghost story è un film che è stato visto da non più di 15 persone nel mondo, tra cui il vs amato. Nessun film descrive meglio il legame tra amore e luogo. Per niente pauroso. Molto emozionante.
E visto che ci sto, consiglio di acquistare FONGOLA dei Kokoko: musica africana moderna e selvaggia.
Se sei un nostalgico (come me), questa non si batte:

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(sento un coro di “siiiiiiiiii”)