PREMESSA
Questa newsletter in edizione straordinaria è dedicata a Marco e a Martina: spero di distrarvi almeno un pò.
Ah: un caloroso benvenuto ai nuovi lettori.
TUTTI potete lasciare commenti: ecco come si fa.
PICCOLO SPAZIO CURIOSITA’
A) Se volete trasformare la vostra vita in un cartone animato, potete farlo, purché la vostra vita non pesi più di 20 mega. Un esperto di intelligenza artificiale si è inventato un modo per trasformare in formato “cartone animato” i video e le foto della vostra vita. È una cosa molto carina, secondo me. Qui c'è la facilissima procedura. A proposito: questa è una serie in streaming che vale la pena di essere vista (è in italiano), anche per il suo ‘formato’ particolare.
B) Una delle cose che mi ha insegnato mia moglie è la vacanza estiva in Sud Tirolo. Ormai è una droga a tutti gli effetti. Proprio in questo momento vi sto scrivendo al fresco notturno di un terrazzino che affaccia su una roccia baciata da un miracolo.
Manco a dirlo ogni estate torno a Roma con 12 kg di adipe in più, di cui almeno 8 composti da uno dei rarissimi dolci che mi piacciono: lo strudel.
Bene, lo strudel è nato in Ungheria, a Budapest. Io sono stato nel locale dove nacque questo ben di Dio e, ovviamente, prima ne ho osservato la creazione e cottura - a opera di manine sapienti - e poi me ne sono mangiati 18 kg, così per gradire. Piccola nota a margine: la ‘stesa’ dei pinoli mi eccita e affama oltremodo.
Ora che ci penso, una delle ultime volte che sono stato a Budapest ho portato 2 amici in questo famoso locale. Appena arrivato mi sono incazzato come una iena con una giovane coppia di turisti, corredati di un innocente pargolo. Tutto il locale mi guardava. Sbraitavo come un diavolo. Avevano saltato la fila e mi avevano sorpassato, leggasi avrebbero ritardato di qualche minuto il mio tuffo nello strudel (dopo un'insalata assolutoria). La coppia venne spostata a un tavolo in fondo, mentre io ebbi il tavolo con affaccio sulla zona ‘produzione e cottura’ dello strudel. Mentre mangiavo vedevo la coppia alzare il collo fino all’impossibile per ammirare l'arte del pasticcere ed ero sicuro che il pargolo - che mi fissava in continuazione - stesse coltivando i primi germi di odio della sua vita. Tutta colpa mia. Altro che stesa di pinoli!
I 2 amici sottolinearono il mio comportamento sopra le righe: non a caso quella volta lo strudel ebbe un sapore acre e amaro, il sapore del torto e del rimorso.
Ah: lo strudel del sud Tirolo è mooooolto meglio di quello ungherese.
Ah (bis): in montagna io mangio chili e chili di questo fiore. Ho depauperato i giardini di mezzo Tirolo per coglierlo e mangiarlo. Si perché il nasturzio è uno dei molti fiori edibili. Ha un sapore dolce e frizzante. Buonissimo.
Sono sicuro che molti di voi non ci credono: ecco le prove.
Non dimenticate: non tutti i nasturzi sono uguali: mangiate solo quelli arancioni.
C) Secondo alcune ricerche, i 3/4 della popolazione mondiale si definisce depositaria di una qualche credenza religiosa.
D) Questa è la più recente immagine di Saturno. Il GRA - Grande Raccordo Anulare si vede benissimo.
E) Se avete problemi nel dormire perché, ad esempio, avete mangiato troppo, sappiate che è sempre meglio dormire sul fianco sx, perché organi come il fegato lavorano meglio senza pesi che lo opprimono.
F) In Giappone, molto tempo fa, le immagini di gatti servivano anche come mezzo per mettere in ridicolo la società o per raggirare le regole, come quando il governo proibì di rappresentare gli attori kakuki e, per ritorsione, gli artisti usarono i gatti al loro posto.
In quest'opera i gatti indossano vestiti umani e sono impegnati in giochi tradizionali: tiro alla fune, compresa una sua variante con il collo, braccio di ferro e lancio con i sacchi.
Questo capolavoro è del 19mo secolo.
G) Tutti gli uccelli dormono a favore di vento.
UNA PICCOLA STORIA
Io sono un impiccione. Si, lo confesso, faccio di tutto per conoscere le storie delle persone qualunque. Più di qualcuno mi ha visto avvicinarmi a drappelli di persone e, coprendomi con un giornale, ascoltare le chiacchiere in corso. Raramente mi sono annoiato ascoltando segretamente. La mia fame di storie non ha limiti: il fine giustifica i mezzi.
A questo proposito, una delle mie infinite manie è quella di leggere gli albi pretori dei piccoli comuni italiani. Si perché negli albi pretori si celano mille storie interessanti. Quasi tutte di piccolo cabotaggio ma mai prive di spunti curiosi. Si impara sempre qualcosa.
Appena arrivato qui (un piccolo comune della Val Gardena) sono passato davanti al palazzo comunale e subito mi son messo a leggere l'albo. Molti annunci su:
blocco/chiusura strade;
istituzine di nuovi sensi unici;
misure specifiche Covid 19
periodo di allestimento luminarie per la festa del santo patrono.
E poi leggo questo:
Quasi tutto l’albo è occupato dalla lenzuolata di quest’ordinanza e io ci metto 20 minuti per leggerla tutta.
A un certo punto esce fuori, dal Comune, un signore, che evidentemente mi stava osservando.
Ecco la nostra conversazione, tradotta dal ladino all’italiano.
Lui: “Sono 30 anni che lavoro al Comune e lei è la prima persona che legge l’albo pretorio”
Io: “Si mi piace leggere gli affari del Comune. Stavo leggendo questa sull’inquinamento acustico”.
Lui: “Eh, tutto merito di nonna Peratoner”
Io: “Cioè?”
Lui: “Ci ha tempestato di reclami per 2 mesi. Tutti i giorni alle 8.30 puntuale davanti alla porta. Perchè la ditta dei lavori vicino casa sua faceva un rumore terrificante dalla mattina presto al tramonto e lei non ne poteva più. Diceva che 2 pacchetti di sigarette al giorno non le avevano mai fatto male, ma quanto tossiva con quella polvere di calcinacci non lo avrebbe mai scordato! Allora per non vederla più qui abbiamo deciso di vietare i lavori edili rumorosi e che hanno troppa polvere”
Io “Bravissimi voi e bravissima la nonnina Peratoner”
Lui “Bravissimi mica tanto. Dal giorno dopo la ditta si è presentata in Comune tutti i giorni dicendo che non può lavorare come si deve. E poi hanno cominciato con questa storia del trattamento dei rifiuti edili lamentandosi del fatto che qui a XXYYZZ non c’è l’impianto di smaltimento e che loro devono fare 90 km di curve ogni giorno per andare a smaltire a KKJJVV. Lo sai lei cosa vuol dire fare 90 km tutti i giorni con un camion su queste strade?”.
Io: “Oddio, e quindi come è stata risolta la faccenda?”
Lui: “Per ora il sindaco ha messo sia il divieto di lavori edili rumorosi sia il blocco dei lavori edili che necessitano di un impianto di smaltimento. E ha dato incarico al geometra di avviare i lavori per individuare l’area di smaltimento e la ditta esecutrice.
Io: “Beh, mi sembra che al momento la nonnina Peratoner sia l’unica a poter gioire”.
Lui: “Ha gioito poco però. E’ morta lunedi scorso”.
Io: “Oddio, noooooo. Quanti anni aveva?”
Lui: “96, però rompeva i cojoni come una quindicenne”.
"Nonna Peratoner" un'eroina di altri tempi, oserei dire. Non come tanti leoni da tastiera dei nostri giorni. Evidentemente una persona vera, di quelle che non esistono più.
sempre viva nonna Perathoner!