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QUI SE MAGNA PARECCHIO
Dalle mie parti si dice “panza mia fatte capanna” : se vuoi abbuffarti di primi piatti italiani (e non solo), dal 26 al 29 settembre non puoi mancare al relativo festival.

Io ci sono stato l'anno scorso e, davvero, merita. Se volete pernottare, vi consiglio l'ostello (ha anche il parcheggio ed è in pieno centro): chiedete la stanza con il tetto affrescato. Se non avessi preso 5 kg in vacanza, ci andrei anche quest'anno. Preparatevi alla folla, ma davvero merita una gita.
E non dimenticate di visitare lo ‘scheletro di Pinocchio’.

FANTASIA UNICA VIA
Molti scrittori hanno tratto ispirazione dalla realtà per creare i personaggi delle loro storie. I mestieri di un tempo, ad esempio, sono fucine senza fondo per chiunque cerchi idee. Ecco alcuni vecchi mestieri reali: ditemi voi se non escono da un romanzo.
1) Waking up woman

A quel tempo non esistevano le sveglie. La signora qui sopra svegliava i suoi ‘clienti’ tirando sul vetro delle finestre piccoli piselli secchi, con una cerbottana.
2) The factory reader

Il signore qui sopra, al centro della sala, leggeva ad alta voce il giornale (sportivo, probabilmente) per intrattenere gli indefessi lavoratori! Che bel mestiere!
3) The warning man

Il prode avventuriero (ultimo a dx) veniva appeso a una sfilza di aquiloni per scorgere in lontananza aerei nemici, così da lanciare l'allarme qualche secondo prima!
To be continued.
L’ORO E LORO

Questo ritratto ‘italiano’ è di quel maniaco di ‘Gustavo’ KLIMT.
Nel 1903 Klimt visitò, con un suo amico pittore, la Basilica di San Vitale di Ravenna (se non ci sei stato devi andarci asap). Lì studio’ i mosaici dorati (del primo periodo cristiano-bizantino di Giustiniano I e di sua moglie Teodora).
Questi mosaici impressionarono Gustavo al punto che disse "quei mosaici di incredibile splendore furono per me una rivelazione." E infatti tutto il suo periodo d’oro nacque dopo essere stato flashato dagli affreschi ravennati.
Per dirla tutta, al ns amato Gustavo deve essere piaciuta molto anche la modella ritratta, Adele Bloch-Bauer, visto che più di qualcuno asserisce che fossero amanti (e Gustavo era uno molto impegnato, da questo punto di vista). Vero Gustà?

PICCOLO SPAZIO CURIOSITÀ
A) Nerone è conosciuto come il più stronzo e matto degli imperatori romani. Nonostante fosse certamente un tipo originale, non era certamente pazzo. Pazzo davvero era, invece, l'imperatore Caligola. Per dirne una: fece eleggere senatore il suo cavallo.
B) Per tantissimo tempo la teologia non si è soffermata debitamente sulla figura dello Spirito Santo. Questo perché il dibattito è stato da secoli ‘fermo’ sulla natura del rapporto Dio-Gesù/Padre-Figlio, ma anche perché lo Spirito Santo era molto più difficile da spiegare, trattare e ‘collocare’.
C) Negli anni 30 del 1900, quando, a Roma, crearono via della conciliazione (la strada che lega San Pietro a Castel Sant'Angelo), distrussero tutti gli edifici di quell'area. Tutti gli abitanti delle case abbattute vennero trasferiti… ad Acilia: che sfiga! A proposito di Castel Sant'Angelo: pare che alcune carrucole e botole interne fossero state costruite su ordine di papa Leone X: era obeso e le usava per spostarsi da un piano all'altro a mo’ di ascensore.

D) Fu l'imperatore Adriano a introdurre la moda dell'uomo barbuto. Fu il suo tributo alla saggezza dei grandi filosofi greci, tutti provvisti di barba. Aggiungo io: tagliarsi la barba porta sfiga.
E) Paola Vezzani, grande podista e scrittrice (che mi onoro di conoscere da anni) (ah: Paola è anche una professoressa di finanza) si è messa di buon piglio a spulciare, tra l’altro, le relazioni tra i premi Nobel in economia. In particolare ha voluto individuare le eventuali relazioni tra chi ha vinto il premio Nobel, chi è stato il relatore del premio Nobel per la sua tesi PHD e per chi, il premio Nobel, ha fatto da relatore per la tesi PHD. Ecco una parte dei risultati cui Paola è giunta (ho fatto qualche modifica rabberciata alla sua slide). Lascio a voi le conclusioni, ma sicuramente Leontief fa un figurone. Paola, dalla regia, mi fa anche notare che la Chicago School of Economics ha prodotto un bel pò di Nobel, quindi, se vi interessa il gruzzolo del premio, potete cominciare a studiare lì (l'immagine non mi viene meglio di così).

F) Se ve lo scrivo non ci credete: allora ecco la prova documentale che il volo di linea più breve al mondo dura 2 minuti.

G) Italia e Giappone sono unite, dalla fine della prima guerra mondiale, da una storia praticamente identica. Ma la loro amicizia è nata molto tempo prima. Qualche curiosità sui nostri amici del crisantemo:
negli anni 70, quando ci fu la crisi petrolifera mondiale, ai giapponesi fu imposto di consumare poco zucchero e poca carta. Ci fu allora una corsa, di dimensioni bibliche, all'acquisto di carta igienica, con risse all’ordine del giorno.
a fine ‘800 il Giappone coinvolse una miriade di professionisti stranieri per avviare il suo passaggio all'economia industriale. Molti, tra i professionisti, erano italiani. Tra questi c’era Edoardo Chiossone. Edoardo disegnò la prima banconota giapponese ritraendo la leggendaria imperatrice Jingu. Non solo: Edoardo fu l’unico a fare il ritratto dell’imperatore Meiji, considerato una divinità e, per questo, inavvicinabile praticamente a tutti. Il ritratto fu talmente verosimile che la fama di Chiossone crebbe a dismisura. Più recentemente ‘Eddy’ è stato ricordato con un’edizione commemorativa di francobolli (aveva fatto anche quelli in Giappone!).
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITA’
Roberta Altobelli è amica mia. Scienziata. Conosciuta nel meraviglioso mondo de La Scienza Coatta (di cui faccio indegnamente parte e di cui vi parlerò presto).
Ha creato una pagina Facebook davvero speciale, che unisce viaggio e scienza: “La scienza in viaggio”.
Vi consiglio davvero di seguirla. Cliccate sull’immagine e approderete in un mondo speciale.

NEL PROSSIMO NUMERO
La questione dell’uccello
Ho trovato il punto G…5G!
Tana al fiume Tevere!
Il pisello del paguro
Brexit: che casino! (what a mess!)
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